La documentazione fotografica è una parte fondamentale del processo di analisi e studio dei reperti archeologici, in particolare è assolutamente indispensabile per lo studio delle monete antiche.
Per ottenere delle foto di qualità delle monete c’è sicuramente bisogno di conoscere approfonditamente la tecnica della macrofotografia e dell’illuminazione dei materiali rifllettenti. In questo articolo spiegheremo le tecniche utilizzate dall’archeologo dott. Rocco D’Errico per la realizzazione della documentazione fotografica del Tesoretto del ripostiglio di Pava.
Gli oggetti con una superficie riflettente si comportano come degli specchi, riflettono la luce e quindi non bisogna illuminarli direttamente ma si devono illuminare le superfici che in essi si riflettono.
Spesso si usano dei softbox o si attrezzano delle gabbie di luce, sistemando opportunamente i cartoncini neri dove si desidera avere delle ombre e lasciando il telo illuminato dove si volgiono le luci.
Per fotografare la gran parte delle monete antiche del tesoretto di Pava che avevano la peculiarità di avere una superficie altamente riflettente senza alcuna patina, si è utilizzata una gabbia di luce cubelite illuminata ai lati da due torce flash con parabola standard diffusa da una gelatina frost.
La luce diffusa riflessa dalla moneta ha messo in risalto la natura del metallo prezioso di cui è costituita. Per rendere visibili i rilievi del conio sono state create delle zone d’ombra circondando la moneta con un piccolo cono di cartoncino nero.
Così le superfici orizzontali erano chiare perché riflettevano la luce della gabbia mentre man a mano che i rilievi si inclinavano diventavano scuri perché riflettevano il nero del cartoncino.
Le zone più levigate della moneta hanno addirittura creato dei veri e propri riflessi bianchi. Il fondo nero è stato ottenuto con della carta adesiva rivestita di velluto nero, oppure mettento la moneta su un supporto(colonnina di cartone o vetro) all’interno della scatola
Le foto ad alta risoluzione ottenute sono state scontornate e messe a coppie dritto e rovescio su una unica immagine con riportata la scala metrica digitale che sostituisce la scala metrica utilizzata al momento dello scatto.
Con il software Panotour Pro 2.5 della Kolor è stato poi realizzato un virtual tour che consente di rendere fruibili le foto ad altissima risoluzione delle monete per osservarle in ogni minimo dettaglio.

Il software Panotour Pro